Kim Bishop e la querela

COMUNICATO STAMPA


Si è ormai concluso l'iter che mi ha vista coinvolta in una inaccettabile vicenda.
Nel marzo 2010 sono stata querelata da Onelio Rambaldi, Michele Filippini e Matteo Montanari per aver pubblicato un articolo di poche righe sul sito web della lista civica che rappresentavo (medicinAlternativa); mi hanno querelata come persone private e non come personaggi politici (Sindaco, vicesindaco e assessore alla cultura), ma la querela era completamente impostata come un atto politico...addirittura la decisione di querelarmi è stata presa in giunta (come da loro detto durante il processo).
Sono ormai di poco interesse i contenuti di quell'articolo in quanto riguardavano una variante urbanistica per poter costruire a Sant'Antonio in un'area non prevista dal PSC, edificazione che non è più avvenuta....chissà magari anche per merito mio!
Ciò che è stato davvero grave di questa vicenda è che la querela richiedeva non solo la rimozione dell'articolo ma l'oscuramento dell'intero sito web, unico nostro mezzo di informazione.
Inoltre la querela è partita quasi due mesi dopo che l'articolo era già stato rimosso; rimosso proprio perchè appena mi accorsi, successivamente a confronto verbale con l'assessore Montanari, che era stato ritenuto offensivo, lo tolsi, in quanto  non era assolutamente mia intenzione offendere nessuno ma solo di parlare di fatti, varianti urbanistiche inaccettabili e di opportunità politica di determinate decisioni e azioni. Loro sono andati avanti lo stesso.
A distanza di 4 anni il processo si è chiuso con il ritiro della querela, in quanto i querelanti si sono accorti che stavano perdendo la causa. Non ho pagato nessun rimborso delle loro spese legali, e tutti sanno che legalmente chi paga le spese legali decreta chi vince o perde. Mi è stato solo richiesto di scrivere una lettera di scuse, che ho scritto ben volentieri, in quanto ho semplicemente espresso che mi scusavo nel caso loro avessero interpretato male; l'ho fatto perchè io sono una persona pacifica che ama discutere delle questioni politiche davanti ai cittadini e non in un tribunale; perchè loro non hanno discusso la questione sul piano politico davanti ai cittadini e mi hanno trascinato per 4 anni in un tribunale? Tra l'altro caricando lo stato di oneri per le spese di un processo penale inutile?
Ritengo ciò che è accaduto, e che a colpito la mia persona pesantemente nella sfera privata (ho dovuto affrontare dei concorsi pubblici scrivendo che avevo un processo penale in corso come se fossi una delinquente)sia una cosa gravissima che i cittadini devono conoscere per dare una valutazione politica a queste persone, soprattutto ora che siamo vicino alle elezioni e alcuni di loro si sono ricandidati a guidare il paese di Medicina.

 

Kim Bishop