Lettera al Sindaco Rambaldi sul ripristino della ferrovia Budrio - Massalombarda

 

 

Gentile Sindaco Onelio Rambaldi,

 

ho letto quanto da Lei scritto su Facebook in merito al ripristino della ferrovia Budrio - Massalombarda e mi è dispiaciuto percepire un senso di rassegnazione nelle Sue parole.

Le ricordo quanto deliberato dalla Sua stessa Giunta a Giugno 2015 a sostegno della petizione on-line per il ripristino della ferrovia. A meno che non si trattasse di una delibera "palliativa", non riesco a comprendere perchè sia già svanito quell'impegno preso di "demandare ai funzionari l'attuazione di tale intendimento mediante la predisposizione degli strumenti necessari per la sua realizzazione".

 

Se i comuni limitrofi non hanno previsto la riattivazione della linea ferroviaria, ciò non toglie che la Sua amministrazione, tramite il Piano Strategico Locale del 2016, ha raccolto proprio questa come una delle necessità primarie dei cittadini, assumendosi di conseguenza il compito di raggiungere l'obbiettivo o almeno provarci. A tal proposito, Le chiedo quanti incontri ha effettuato nell'ultimo anno con i Sindaci dei comuni interessati dal percorso della ferrovia per comprendere la loro posizione in merito e spiegare nel dettaglio la necessità dei Suoi cittadini. Sorge spontaneo chiedersi come mai quest’opera era descritta come realizzabile quando si parlava di Romilia. In quel caso non si sarebbero individuati percorsi intercomunali ed espropriati terreni?

 

Prima di guardare ai comuni limitrofi, però, mi permetto di suggerirLe di guardare in casa nostra, dove abbiamo costruito una nuova scuola proprio a ridosso del vecchio percorso, oltre ad aver continuato ad assistere inermi agli abusi che si perpetuano da anni sui terreni demaniali e negli stabili corrispondenti ai vecchi caselli ferroviari. Per di più, è sufficiente aprire Google Earth, per notare che il nostro Comune è stato quello che ha meno preservato il vecchio percorso. E' solo colpa dei residenti confinanti che si sono “allargati”?

 

Per quanto riguarda la strategicità dell'opera, inoltre, quali azioni ha messo in campo la Sua amministrazione per dimostrarla nelle sedi opportune? A metà Maggio, io e i miei colleghi consiglieri siamo andati in Senato per spiegare ai nostri portavoce della Commissione Trasporti le motivazioni per cui questa linea può essere definita strategica e ciò che abbiamo ottenuto è il loro impegno a portare questa istanza al prossimo incontro con l'Amministratore Delegato di FS.

 

Non Le dico questo per fare a gara a chi arriva più “in alto”, ma per spronarLa ad agire: siamo noi cittadini e rappresentanti locali a doverci dare da fare per evidenziare l'importanza di alcune strutture, non possiamo certo attendere che arrivi la manna dal cielo. In un articolo apparso qualche giorno fa sulla stampa è stato proprio Lei a definire il nostro comune "una terra di confine", nella quale i progetti vengono posticipati da anni. Per quanto tempo vogliamo ancora sopportare questa indifferenza?

 

Se è invece soltanto una questione di denaro, perché non si apre nel frattempo un Tavolo Tecnico per individuare con i partecipanti al PSL il tracciato futuro e lo si preserva per quando potremo finalmente avere una mobilità civile come i paesi piu’ avanzati? Sappiamo che questo sarà inevitabile viste le condizione dell’aria che respiriamo!

 

Altrimenti rimane una sola cosa da fare: come Lei ha già anticipato su Facebook, La invito a comunicare ufficialmente alla cittadinanza, tramite gli organi di informazione comunali, che la prima necessità emersa dal Piano Strategico Locale non è realizzabile. Così la faccenda si chiuderebbe qui - ma non per noi - anche se a questo punto sappiamo entrambi che verrebbe a decadere lo spirito del PSL, che Le ricordo essere stato presentato alla cittadinanza come una serie di linee guida “politicamente indipendenti” per le amministrazioni presenti e future del nostro comune.

 

Onelio, abbiamo preso questo impegno con i cittadini, che ci hanno dato fiducia attraverso la loro partecipazione, ora non possiamo tirarci indietro e dobbiamo provare a fare tutto il possibile.

 

Cristian Cavina

Capogruppo M5S Medicina

 

da il Corriere di Romagna del 27/05/17